martedì 26 novembre 2013

Il Sindacato SNAMI " Lettera Aperta all' Assessore alla salute "

  IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE SNAMI  PALERMO INVITA L'ASSESSORE ALLA SALUTE AD UN INCONTRO................





Palermo, 21 ottobre 2013

All’Assessore Regionale alla Salute,
Dr.ssa Lucia Borsellino
Alla Redazione del Giornale di Sicilia

e, p.c.

Alla Redazione del Quotidiano La Repubblica
Al Presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo
Al Commissario Straordinario della ASP di Palermo
Alla FIMMG
Allo SMI
 Gent.mo Sig. Assessore,
premesso che siamo ancora in attesa di una Sua risposta (lettera del  21 ottobre 2013) notiamo, con grande rammarico, che continua la pervicace campagna giornalistica di attacchi indiscriminati ai medici di medicina generale, ipotetici responsabili dello sfacelo economico della sanità siciliana e, per questo motivo, meritevoli della prima pagina del Giornale di Sicilia..
Vorremmo capire il motivo di questo gioco al massacro.
Forse altre figure sanitarie meriterebbero molta più attenzione quale causa di spreco e sicuramente, per rispetto della verità nell’ambito dell’informazione ai cittadini, logica vorrebbe che ci si documentasse meglio prima di dare notizie imprecise e pregiudizievoli sull’operato dei MMG.
Innumerevoli contestazioni rivolte ai medici sono poi nella maggior parte dei casi giustificate dalle patologie dei pazienti.
Anche oggi l’ennesimo attacco:
I MMG prescriverebbero farmaci per combattere gli effetti secondari di altri medicinali.
Possiamo giustificare gli organi di stampa che non conoscono la materia ma ci stupiamo che chi  gestisce la sanità siciliana non sia a conoscenza di ciò che andremo a dettagliare, sicuramente perché non bene informata ed anche perché la farmacologia non è la clinica.
Forse non dobbiamo prescrivere un inibitore di pompa (si tratta di un gastroprotettore) ai pazienti che fanno terapia continuativa con cardioaspirina e/o corticosteroidi, così come indicato dalla Nota 1 dell’AIFA.?
Forse non dobbiamo curare un’osteoporosi determinata dall’uso continuativo di corticosteroidi (non sono caramelle) e/o antiepilettici e/o anticoagulanti orali?
Forse non dobbiamo prescrivere antipiretici, antiemetici e gastroprotettori a pazienti in terapia con interferone o in chemioterapia antiblastica?
Se risparmiare, anzi ottimizzare le risorse, significa poi dover curare male, allora lo si dica chiaramente, invece di cercare capri espiatori.
Se così si vuole, possiamo tranquillamente sospendere la cardioaspirina ai cardiopatici, i corticosteroidi ai pazienti affetti da malattie autoimmuni, l’interferone ai pazienti affetti da epatite C, gli antiblastici ai pazienti neoplastici.
Ma poi le spese legali a cui dovremmo far fronte per le giuste rimostranze dei cittadini mal curati,  le sosterrà l’Assessorato?
Ma cosa ancor più ponderante, come potremo giustificarci di fronte alla nostra coscienza?
Avevamo proposto, provocatoriamente, presente anche un componente dell’Agenas, (si informino i mass media su che cosa sia tale struttura) in una riunione all’Assessorato, di dare vita ad un Prontuario Terapeutico Regionale.
Ci venne risposto che la sua realizzazione avrebbe potuto indurre una vibrata protesta dei farmacisti, dell’industria farmaceutica e di molti  medici a cui si sarebbe impedita la libera scelta prescrittiva (sic!)
Inoltre la Parte pubblica come avrebbe potuto sopportare l’onere di eventuali risvolti medico legali?
Certo è preferibile che a farlo sia l’ultimo anello debole della catena prescrittiva.
Frattanto preannunciamo la ferma intenzione di adire le vie legali, per istigazione al reato, in quanto in modo sub-liminale sembra si voglia indurre i MMG a non curare bene i propri pazienti con tutte le conseguenze penali e deontologiche.
Non vogliamo ripeterci nel dire che la spesa farmaceutica a Palermo, grazie al nostro contributo, si è ridotta in maniera sensibile e che, grazie alla facile tracciabilità, sono perseguiti solamente i medici di medicina generale e non i reali induttori di spesa (vedi specialisti nelle loro molteplici realtà lavorative).
Si vuole ridurre la prescrizione. D’accordo. Vuol dire che consiglieremo i nostri colleghi a ricoverare i pazienti per qualunque caso clinico si presenti nel nostro studio, anziché curarli al proprio domicilio.
Concludiamo sperando che non prevalga un atteggiamento restio alla  pubblicazione delle nostre repliche e che quindi si presti attenzione anche alle nostre spiegazioni, dettagliate nei fatti, entrando nel merito e nella qualità delle ricettazioni e non nel loro aspetto quantitativo.
Infine una considerazione che è anche una provocazione.
Se un medico rimane sotto le medie prescrittive nazionali, regionali, aziendali e distrettuali, è forse autorizzato a prescrivere ciò che vuole, perseguendo anche fini non corretti?
Cordiali saluti

                                                                                                         Il Presidente Provinciale SNAMI
                                                                                                     Dott. Natale Tarantino


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1 commento:

  1. Iscritto e non mai ricevuta una comunicazione da parte del Sindacato Da tre anni a Terrasini difficile l'inserimento che ne faccia Ragione l'Assessorato Sanità dal momento che i due comuni sono vicino Cinisi e Terrasini e non si può realmente gestire il numero dei residenti per carenza lavoro nei due comuni citati

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